Pirrinoi forse era un soldato mandato dai suoi comandanti a difendere un avamposto, sulle colline iblee, in un luogo chimato Castiglione, da dove si poteva spingere lo sguardo fino a dove il cielo tocca la terra. Da li Pirrinoi avrebbe dovuto, in caso di pericolo avvertire la sua gente che abitava forse a Camarina.
Non sappiamo nulla di più della sua storia solo che per commemorarne le gesta ed il valore a Castiglione i suoi concittadini gli dedicarono, al momento della morte, forse in battaglia, un monumento funebre che è arrivato ai nostri giorni. La scoperta risale a meta degli anni 90 e grazie all’impegno del dott. Distefano direttore del museo archeologico di ragusa questa eccezionale testimonianza del nostro passato è ora esposto all’interno del museo stesso.
Ma nel 2003 , fu il prof Heilmayer direttore di uno dei più grandi ed importanti musei del mondo, il prestigioso Pergamon a chiedere che la stele del guerriero potesse essere esposta nel suo museo.
E’ stata davvero un’impresa titanica riuscire a trasportare la delicatissima lastra di pietra iblea che pesa circa 500 kg da Ragusa a Berlino coinvolgendo la compagnia aerea Volare che fu il
vettore ufficiale della manifestazione e tanti altri comprimari che si impegnarono per i trasporti su terra, le istituzioni, le associazioni. Alla fine il Guerriero è rimasto esposto al Pergamon per 3 mesi e circa 90 mila visitatori hanno avuto la possibilità di
apprezzarne le caratteristiche storiche e culturali. La manifestazione di apertura della mostra si è svolta di fronte all’incredibile Altare di Pegamo che occupa una enorme sala costruita appositamente nel museo con la partecipazione di almeno 400 persone. Da allora i rapporti tra uno dei più importnati musei de mondo e cioè il Pergamon ed il museo di Ragusa sono andati avanti riuscendo ad organizzare altre mostre di grande livello.