La mostra del ” Tesoro dei sei Imperatori” a Copenaghen si è dimostrata, ancora una volta, un grande successo per la promozione di Ragusa e del Parco Archeologico di Camarin. Infatti all’interno della prestigiosa Glyptoteca della capitale danese in una sala allestita con testimonianze romane di vario genere l’esposizione chiamata “Naufragio:Il tesoro dei sei Imperatori” ha fatto registrare nel solo mese di novembre ben 40.000 visitatori. Il Direttore del Dipartimento delle Antichità della Glyptotek, Jan Kindberg Jacobsen, che vediamo nella foto insieme all’Archeologo
Giovanni Distefano, Direttore di Camarina e la direttrice del settore archeologia della stessa Glyptoteca, ha comunicato che la mostra ha incontrato l’interesse del pubblico ma anche degli studiosi visto che l’Università della danimarca avrebbe intenzione di organizzare un seminario per gli studenti di storia e di archeologia proprio sulla antica colonia greca di Camarina. In considerazione di questa ulteriore possibilità di notevole interesse culturale è stato chiesto di poter prolungare, comunque, la mostra per tutto il mese di febbraio. Da parte della Camera di Commercio di Ragusa che ha collaborato alla realizzazione della iniziativa danese, si stanno anche mettendo a punto altre opportunità per gli imprenditori ragusani. Si parla infatti della partecipazione ad una fiera dedicata ai prodotti
enogastronomici e della presenza con uno stand alla manifestazione turistica ” fair for alle” che si svolge in una città dello Jutland proprio alla fine di febbraio. Purtroppo però c’è anche la nota dolente della assoluta mancanza di materiale promozionale del nostro territorio. Infatti, a fronte dei 40 mila visitatori, sono state messe a disposizione dei danesi solo un paio di migliaia di depliant, in inglese, stampati con fondi reperiti tra i privati dal Consorzio Turistico degli iblei. A Ragusa infatti quando si parla di turismo ci sono sempre pochissimi soldi. Dunque non abbiamo adeguato materiale informativo ne per i turisti che visitano la città ne tanto meno per occasioni come queste. A nulla è valso istituire la tassa di soggiorno che non viene utilizzata per le finalità previste dalla legge nazionale ne tanto meno dal regolamento comunale